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NOTE


[1] Per approfondire:

[2] Per approfondire:

[3] Per approfondire:

[4] Questo aspetto verrà ulteriormente approfondito in un paragrafo dedicato alla definizione della strategia d’intervento.

[5] Per approfondire:

[6] Il lungo processo di dibattito, revisione e approvazione del bilancio comunitario (dedicato in massima parte al finanziamento di programmi) ne dà piena testimonianza. Qui un approfondimento su questo tema.

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Come strutturare un progetto: il processo e gli strumenti

L’idea progettuale: mettiamola alla prova

L’accesso ai finanziamenti comunitari parte dalla formulazione di una prima idea progettuale, che può nascere da valutazioni di tipo molto diverso. Ad esempio:

  • dalla risposta ad un bisogno specifico delle imprese, della società civile o delle istituzioni di un territorio;
  • dalla realizzazione di una ricerca scientifica, di un prodotto artistico o di un’idea imprenditoriale;
  • dal desiderio di intensificare gli interscambi con altri soggetti per ampliare l’utilizzo di informazioni, esperienze e buone pratiche.

La definizione di una buona idea progettuale è di fondamentale importanza per lo sviluppo successivo del progetto. Essa richiede a sua volta una serie di importanti attività preliminari:

  • la raccolta di informazioni relative al contesto;
  • la formulazione delle motivazioni dell’azione che si intende perseguire;
  • l’analisi del proprio di grado di capacità nel presentare e gestire il progetto;
  • la raccolta di informazioni e l’analisi di quanto già realizzato nello stesso ambito, in Europa e sul territorio di riferimento;
  • la riflessione sulla possibilità di produrre un impatto significativo sui beneficiari, in linea con quanto richiesto dai finanziatori;
  • la ricognizione delle fonti di finanziamento e la strutturazione di un progetto sostenibile.

La Commissione europea (e più in generale l’insieme degli attori operanti nell’ambito dei progetti finanziati) si è dotata di una serie di strumenti metodologici per la concezione dei progetti, per il loro monitoraggio e per la valutazione dei loro risultati.

Il “quadro logico”

La solidità di un’idea progettuale può essere valutata sulla base delle categorie del cosiddetto “quadro logico” dell’intervento (logical framework), uno degli strumenti più importanti per l’europrogettazione.

L’elaborazione del quadro logico costituisce uno dei primi passi dell’attività di progettazione e permette di sintetizzare in un solo documento gran parte del lavoro di analisi necessario alla formulazione del progetto vero e proprio. Questo documento diventa poi la base per valutarne i progressi e le realizzazioni in fase di esecuzione.

La struttura essenziale del quadro logico è riportata qui di seguito. Le diverse categorie che esso utilizza sono definite e analizzate nei paragrafi successivi.

Il quadro logico
Il quadro logico

La prima colonna del quadro logico identifica la logica dell’intervento, ovvero l’insieme di obiettivi, risultati e attività che illustrano la strategia operativa del progetto. Le colonne successive servono a dare concretezza all’intervento e fungono da base per il monitoraggio.

Quanto segue costituisce una descrizione dei diversi elementi del quadro logico. Più specificamente:

  • Nel prossimo paragrafo vengono definiti i livelli della logica dell’intervento;
  • Nei paragrafi successivi vengono definite le colonne relative a indicatori, fonti di verifica e condizioni.

Strutturare la logica dell’intervento

Logica dell’intervento: OBIETTIVO GENERALE

Definizione: contributo del progetto a un impatto politico e strategico più ampio (IMPATTO).

Esempio:

  • Promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aree alpine.

Domande fondamentali:

  • Qual è l’impatto generale che si desidera creare?
  • È coerente con le priorità regionali, nazionali ed europee?

Consigli:

  • Identificare chiaramente area e popolazione target.
  • Verificare coerenza con i bisogni strategici del territorio.
  • Evitare duplicazioni con altri interventi.
Logica dell’intervento: OBIETTIVO SPECIFICO

Definizione: l’esito derivante dalla realizzazione del progetto (ESITO).

Esempio:

  • Creare nuove opportunità occupazionali nel settore turistico per i giovani delle aree alpine.

Domande fondamentali:

  • Quale problema affronta il progetto?
  • A quale bisogno dei beneficiari risponde?

Consigli:

  • Identificare con precisione i beneficiari finali.
  • Verificare la realizzabilità dell’obiettivo.
  • Assicurarsi che sia coerente con l’obiettivo generale.
Logica dell’intervento: RISULTATI ATTESI

Definizione: ciò che il progetto produce concretamente (OUTPUT).

Esempi:

  • Migliorare le competenze dei giovani nel settore turistico.
  • Stimolare l’imprenditoria giovanile.
  • Migliorare le capacità di assorbimento occupazionale del settore turistico.

Domande fondamentali:

  • Quali risultati concreti servono per raggiungere l’obiettivo?
  • Come si articola il problema nelle sue diverse dimensioni?

Consigli:

  • Scegliere risultati pertinenti e realistici.
  • Garantire coerenza tra risultati e obiettivo specifico.
  • Assicurare che ogni risultato sia realizzabile e misurabile.
Logica dell’intervento: ATTIVITÀ

Esempi:

  • Corsi di formazione per giovani disoccupati.
  • Promozione dell’insegnamento di lingue e cultura locale.
  • Schemi di microcredito.
  • Helpdesk per giovani imprenditori.
  • Stage e programmi formativi con imprese.
  • Rafforzamento delle parti sociali del territorio.

Domande fondamentali:

  • Quali attività servono per raggiungere ogni risultato?
  • Con quali risorse e in quali tempi?

Consigli:

  • Dettagliare le attività in modo completo ma non eccessivo.
  • Considerare anche la loro distribuzione temporale.
  • Verificare l’ammissibilità delle attività rispetto al bando.

Completare il quadro logico

Il quadro logico comprende indicatori, fonti di verifica, mezzi, costi e condizioni, che danno concretezza e precisione alla descrizione del progetto.

Indicatori

Definizione: misurano il raggiungimento di obiettivi o risultati; devono essere oggettivamente verificabili, con baseline e valore-target.

Esempi:

  • Impatto: riduzione della disoccupazione giovanile del X%.
  • Esito: aumento dell’occupazione giovanile nel settore turistico.
  • Output: X nuovi programmi formativi, X giovani formati.

Domande fondamentali:

  • Attraverso quali parametri misuro il raggiungimento dei risultati?
  • Sono misurabili e verificabili?

Consigli:

  • Preferire parametri semplici, pertinenti e accessibili.
  • Definire baseline e target già in fase iniziale.
  • Usare indicatori diversi per impatto, esito e output.
Fonti di verifica

Definizione: documenti e fonti che permettono di misurare gli indicatori.

Esempi:

  • Statistiche nazionali e regionali.
  • Dati delle camere di commercio.
  • Dati del Ministero dell’Educazione.
  • Raccolta dati interna al progetto.

Domande fondamentali:

  • Quali fonti utilizzo? Sono attendibili?
  • Chi raccoglie i dati e con quale frequenza?

Consigli:

  • Preferire fonti affidabili e documentali.
  • Limitare l’uso di dati auto-generati.
Mezzi

Esempi:

  • Team tecnico e amministrativo.
  • Insegnanti e formatori.
  • Sale e materiali.
  • Infrastrutture e accreditamenti.

Domande fondamentali:

  • Quali risorse servono?
  • Quali sono disponibili internamente?

Consigli:

  • Definire mezzi realistici e complementari.
Costi

Esempi:

  • Costi totali del progetto.
  • Cofinanziamento dei partner.
  • Introiti generati dal progetto.

Domande fondamentali:

  • I costi sono proporzionati ai risultati?
  • Sono ammissibili e verificabili?

Consigli:

  • Dettagliare costi per attività.
  • Usare categorie rendicontabili.
Condizioni (Ipotesi)

Esempi:

  • Mantenimento dell’attrattività del territorio.
  • Stabilità sociale ed economica.
  • Quadro normativo stabile.
  • Collaborazione degli attori territoriali.

Domande fondamentali:

  • Quali condizioni esterne influenzano il progetto?
  • Quanto sono probabili e quanto impattano?

Consigli:

  • Indicare ipotesi pertinenti, realistiche e non ridondanti.
  • Evitare condizioni troppo rischiose.

Dall’analisi al quadro logico

Una buona proposta progettuale richiede un’analisi accurata del contesto, dei bisogni, dei problemi e delle possibili soluzioni. Lo strumento più utilizzato è la matrice SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats).

L’analisi SWOT può essere applicata a:

  • territorio;
  • settore tematico;
  • beneficiari target;
  • idea progettuale;
  • organizzazione proponente.
Altri strumenti utili:

Nel contesto dei fondi europei, lo strumento più utilizzato per costruire la logica di progetto è l’albero dei problemi, insieme al corrispondente albero delle soluzioni.

Albero dei problemi
Albero dei problemi

Nell’esempio seguente l’albero dei problemi viene trasformato nell’albero degli obiettivi, che costituisce l’ossatura della logica dell’intervento.

Albero delle soluzioni
Albero delle soluzioni

La logica PCM

L’utilizzo del quadro logico è associato all’approccio PCM (Project Cycle Management), che definisce le fasi-chiave di un progetto, come spiegate nella guida ufficiale della Commissione.

Logica PCM
Logica PCM

Nella logica PCM ogni fase è collegata alla precedente e prepara la successiva. Vale sia per i proponenti sia per i finanziatori.

Per i proponenti: analisi preventiva, valutazione e programmazione sono fasi cruciali.

Per gli enti finanziatori: anche i programmi europei seguono una logica di progettazione, con valutazione, definizione di obiettivi, risultati e attività.

  • Le attività del progetto contribuiscono a un monitoraggio più ampio a livello di programma.
  • Gli obiettivi del progetto si inseriscono in scale più grandi (politiche, strategiche, territoriali).

I criteri di monitoraggio e valutazione

I criteri (rilevanza, efficienza, efficacia, impatto, sostenibilità) guidano sia la progettazione sia l’assegnazione dei finanziamenti.

Criterio: Rilevanza

Significato: appropriatezza degli obiettivi del progetto rispetto al bando e al contesto. Dove si applica: dal contesto alle azioni.

Criterio: Efficienza

Significato: qualità e rapidità con cui risorse → attività. Dove si applica: nella quantificazione delle risorse.

Criterio: Efficacia

Significato: capacità dei risultati di generare l’obiettivo specifico. Dove si applica: dai risultati all’obiettivo specifico.

Criterio: Impatto

Significato: contributo del progetto agli obiettivi più ampi. Dove si applica: dall’obiettivo specifico all’obiettivo generale.

Criterio: Sostenibilità

Significato: capacità del progetto di produrre benefici duraturi. Dove si applica: trasversalmente a tutto il progetto.

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